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Olio di Neem: di cosa si tratta e quando si usa

L’olio di neem è un particolare olio vegetale ricavato per mezzo di uno specifico trattamento cui sono sottoposti i semi appartenenti all’albero di Neem (Azadirachta indica), ampiamente diffuso in India e noto anche come albero Margosa.  Una volta note le proprietà particolari di quest’olio vegetale, di cui parleremo ampiamente nel seguito, si è promossa nel tempo la diffusione della coltivazione della pianta anche al di fuori dell’India.

La lavorazione dei semi per l’estrazione dell’olio, prevede una spremitura a freddo, cui segue una filtrazione al carbonio col fine di rimuovere le impurità presenti. Il prodotto così ottenuto, è interamente naturale, privo di conservanti e sostanze cancerogene.

Subito dopo la fase di filtrazione, il prodotto viene prontamente imbottigliato onde evitare che l’efficacia dei propri principi attivi, possa essere in qualche modo minata.

Chimicamente l’olio di neem ha una composizione che si particolarizza per la presenza di atomi di carbonio, i triterpeni, ed acidi grassi.

Tale composizione rende l’olio di neem simile all’olio di oliva e al burro di cacao di cui possiede, in effetti, simili proprietà eudermiche ed antiossidanti.

L’olio di neem inoltre è anche un ottimo antinfiammatorio, antimicotico e antiparassitario e per tali ragioni, non solo viene usato in ambito cosmetico e farmaceutico, ma anche nell’industria agricola e biologica.

 Viene infatti impiegato nella lotta contro i parassiti ed altresì come fertilizzante naturale per i terreni più aridi. In particolare, l’azadiractina naturalmente presente nell’olio di neem, risulta essere notevolmente efficace in campo agricolo come acaricida, insetticida e nematocida biologico.

Olio di neem allo stato puro: come si presenta e quando è solubile

A temperatura ambiente ed in purezza, l’olio di neem si caratterizza per un colore rossastro, un odore piuttosto pungente ed una consistenza morbida, cerosa. Quando le temperature si abbassano ed arrivano ai 16°C, può accadere che l’olio di neem diventi più solido. Per riportarlo ad uno stato liquido, si potrà procedere in due modi:

  1. Scaldandolo, ponendolo vicino ad una fonte di calore o a bagnomaria,
  2. Diluendolo con un altro olio vegetale secondo un rapporto in percentuale, pari a 90% di olio vegetale e 10% di olio di neem.

Se si effettua la seconda scelta, si ha come vantaggio anche quello di ottenere un olio dall’odore meno forte.

Affinché si possa parlare di olio di neem solubile, occorre che esso contenga anche una certa percentuale di emulsionante naturale. Talvolta ad esempio, viene aggiunto un 15% di estratto di Ribes al fine di rendere l’olio di neem interamente solubile in acqua.

Quando l’olio di neem è solubile, sarà possibile procedere alla diluizione totale in soluzione acquosa, ottenendo un prodotto facilmente spruzzabile per mezzo di vaporizzatori, e quindi direttamente applicabile sulla pianta che si intende trattare, o su intere aree verdi del proprio giardino.

Generalmente in commercio è possibile acquistare olio di neem solubile e quindi diluibile in acqua, secondo un rapporto di 1:100, ovvero 10ml di prodotto, per facilità da intendersi pari ad un cucchiaio da cucina, va diluito in 1 l di acqua.

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