• domenica , 2 Febbraio 2025

Test covid scuola: nuova opportunità

Se a scuola c’è un positivo al Covid non è necessario isolare tutta la classe, ma basta fare test rapidi cioè un test covid scuola tutte le mattine e mettere in quarantena gli eventuali alunni positivi. Lo afferma uno studio, che non è stato ancora pubblicato, dell’università di Oxford. A quanto pare secondo Oxford questa procedura non fa aumentare i contagi e nello stesso tempo riduce i giorni di scuola persi di quasi il 40%.

Sin dallo scorso marzo le scuole inglesi hanno offerto il test rapido a tutti gli studenti ben due volte a settimana, con i positivi costretti all’isolamento fiduciario insieme ai contatti stretti per 10 giorni. Questo sistema però ha portato ad esempio la scorsa settimana alla perdita di un milione di giorni di scuola, a fronte di appena 47000contagi. I ricercatori stanno verificando una strada alternativa arruolando 200 scuole secondarie, di cui metà ha continuato con le policy attuali, mentre nell’altra metà ai contatti stretti è stato chiesto di eseguire il test covid scuola tutti i giorni, ma continuando a frequentare in presenza. Il conteggio al termine dello studio ha evidenziato come le assenze sono state il 39% in meno, scrivono gli autori, e il test giornaliero si è rivelato più efficace di quanto possa essere l’isolamento per controllare la diffusione del coronavirus. L’1,5% dei contatti stretti nel gruppo di quelli testati è risultato poi positivo, mentre tra quelli a casa la percentuale è risultata dell’1,6%. “I dati mostrano che la maggior parte dei bambini che entrano in contatto con il Covid-19 nelle scuole non si contagia – spiega David Eyre, uno degli autori, alla Bbc -.

Il test giornaliero ha identificato la maggior parte di quei pochi in cui è successo, che sono stati isolati, permettendo agli altri di rimanere a scuola”. I test rapidi salivari saranno molto di aiuto in questo contesto in cui molti paesi temono la quarta o quinta ondata di covid19. Prendiamo ad esempio la Germania: “è iniziata la quarta ondata” della pandemia di coronavirus. Lo ha detto Lothar Wieler, il presidente dell’istituto di salute pubblica tedesco, Robert Koch institut, in video-conferenza con Il ministro Helge Braun e i responsabili delle Cancellerie dei 16 Laender tedeschi. Ma una decisione su come procedere in futuro sarà presa dal 10 agosto, quando si terrà la prossima conferenza tra la cancelliera Angela Merkel e i ministri-presidenti dei Laender per decidere le nuove misure da prendere. In Germania l’incidenza del virus sta aumentando da tre settimane – ora è a 15,0 – e la quota di ospedalizzazioni sta salendo da due settimane. “L’incidenza è ancora il fattore più indicativo sulla dinamica dei contagi” è scritto nel documento del Rki di cui Dpa ha preso visione.

Ma su questo argomento c’è stata una discussione con i ministri dei Laender dal momento che non tutti condividono questo approccio. “Un alto numero di vaccinati con una sola dose non è sufficiente a tenere sotto controllo la quarta ondata”, ma serve distanziamento sociale e riduzione della mobilità, è stato detto durante la videoconferenza

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