• venerdì , 29 Marzo 2024

Test salivari per facilitare il rientro a scuola a settembre: cosa sono e come funzionano?

Nelle ultime ore è in campo l’ipotesi di utilizzare i test salivari rapidi per permettere un rientro a scuola in sicurezza. Non c’è ancora un quadro normativo chiaro e molte regioni proseguono in ordine sparso.

La proposta sarebbe quella di sostituire i tamponi molecolari con i test salivari, da adottare come strumento preventivo di screening, per poi, in caso di positività, conferma il risultato con il test molecolare.

I test salivari sono dei test per rilevare l’infezione SARS-COv-2 in quei casi in cui non è possibile eseguire tamponi oro/nasofaringei. Questa tipologia di test, va eseguita preferibilmente entro i primi 5 giorni dalla comparsa dei sintomi. Il test rintraccia il virus attraverso la saliva, sono poco invasivi e sono adatti soprattutto per bambini e ragazzi.

Per poterli usare devono avere avuto riconoscimento e marchiatura CE come il test covid saliva di Screenpharma, un kit completo di tutto ciò che serve per un’esecuzione rapida e semplice. Può essere utilizzato anche in casa, in completa autonomia e dà il risultato nel giro di 15 minuti.

Ma come potrebbe essere utilizzato un test salivare a scuola? Si sono già tenute alcune sperimentazioni nel Lazio, per ciò che riguarda l’applicazione di test salivari nelle scuole.

La prassi è molto semplice: al mattino vengono effettuati i test salivari e inviati in laboratorio. In caso di esito positivo, si procede, per conferma, a un secondo test, antigenico o molecolare, usando lo stesso campione salivare, ottenendo, entro il pomeriggio il risultato definitivo.

Ora altre Regioni vorrebbero adottare questo metodo di tracciamento, per evitare lunghe attese e permettere un’analisi particolare (Pcr) agli studenti di entrare in classe, al mattino, in sicurezza.

I test rilavano l’eventuale presenza del virus all’interno della saliva e, come avviene con i tamponi, sono disponibili due versioni: test salivari molecolari e test salivare antigenici.

I primi sono in grado di rilevare la presenza dell’RNA del virus all’interno del campione, basandosi su che può essere effettuata solo in laboratorio.

I test salivari antigenici sono quelli che danno il risultato in 10/15 minuti e rilevano la presenza di proteine di superfice del virus che si trovano nella saliva. Anche se in quest’ultimo caso la precisione è più bassa, sono quelli che vengono utilizzati maggiormente per poter effettuare screening di massa in quei contesti in cui vi è un’elevata presenza di persone, proprio come nelle scuole.

Entrambe le tipologie di test salivari, sono attualmente presi in considerazione e discussi per l’applicazione nelle scuole come strumento per il tracciamento di eventuali studenti positivi.

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